La Chiesa di San Laviero Martire, nota anche come Chiesa del Purgatorio, è un edificio religioso del XVII secolo situato nel cuore medievale di Acerenza, lungo il percorso verso la cattedrale. Costruita sui resti di una precedente struttura a croce greca del X-XI secolo, anch’essa dedicata a San Laviero, la chiesa attuale si distingue per la facciata semplice ma elegante, con un portale sormontato da due finestre ad arco acuto e un timpano modanato che culmina in una cella campanaria in ferro battuto. L’interno, a navata unica con pianta rettangolare, è decorato con stucchi floreali in stile tardo-barocco, mentre la volta a botte, protetta esternamente da una copertura a falde in coppi di cotto, dona un’atmosfera di raccoglimento e solennità. Il presbiterio, leggermente rialzato, ospita l’altare maggiore, cuore liturgico della chiesa.
Tra le opere spicca “La decapitazione di San Laviero”, olio su tela del XVII secolo attribuito a Filippo Donzelli, allievo di Aniello Falcone. L’opera raffigura il martirio del santo in modo drammatico e intenso: inginocchiato con le mani al petto e lo sguardo estatico rivolto verso il cielo, San Laviero si prepara ad accogliere la morte, mentre un uomo solleva una spada per decapitarlo. Sullo sfondo si distinguono i profili delle città di Acerenza, luogo natale del santo, e di Grumento, dove subì il martirio il 17 novembre 312 d.C.
Un altro elemento di grande pregio è l’organo seicentesco, posto sopra l’ingresso in una cantoria di legno decorata con balaustre in stile tardo-barocco. Alla base dell’organo si trova una curiosa iscrizione in caratteri cirillici, che potrebbe suggerire legami con culture o donazioni di origine orientale. Questo dettaglio aggiunge un tocco di mistero e unicità alla storia della chiesa.
Nel corso dei secoli, l’edificio ha subito importanti interventi che ne hanno arricchito e trasformato l’aspetto. Tra la fine del XVIII e il XIX secolo furono aggiunti nuovi arredi, tra cui statue, altari, un confessionale e la cantoria, contribuendo a definire lo stile ottocentesco che caratterizza ancora oggi l’interno. Tra il 1995 e il 2010, la chiesa è stata oggetto di significativi lavori di restauro, volti a risanare gli stucchi e gli intonaci, adeguare gli impianti e rinnovare l’arredo liturgico.