Cattedrale di Santa Maria Assunta e San Canio Vescovo

La Cattedrale di Acerenza, dedicata a Santa Maria Assunta e a San Canio, è uno dei più importanti esempi di architettura romanica nell’area mediterranea. Costruita sull’antico sito di un edificio paleocristiano e di un tempio pagano dedicato a Ercole Acheruntino, la sua edificazione iniziò nell’XI secolo sotto i Normanni, grazie a Roberto il Guiscardo e all’arcivescovo Arnaldo, ex abate di Cluny, che la consacrò nel 1080.

Il portale, incorniciato con elementi di un portale più antico, presenta decorazioni simboliche di grande pregio. La cattedrale, a croce latina, ha tre navate con copertura a capriate e un presbiterio rialzato di circa due metri. La pianta basilicale comprende una tribuna profonda, un transetto con due absidi laterali, un deambulatorio e cappelle radiali. Transetto e abside sono coperti da volte a crociera, mentre le cappelle sussidiarie consentivano celebrazioni private senza ostacolare le liturgie principali, favorendo la circolazione dei fedeli.

Nel 1456 un terremoto devastò Acerenza, causando circa 1000 vittime e gravi danni alla cattedrale, restaurata nel XVI secolo grazie ai conti Di Muro, Giacomo Alfonso Ferrillo e Maria Del Balzo. La cripta, scavata sotto il presbiterio, è caratterizzata da piccole volte a vela ribassate, affrescate da un anonimo pittore manierista degli anni ’20 del Cinquecento. Questi affreschi monocromi si integrano con le pareti in pietra calcarea decorate per imitare il marmo.

L’iconografia della cripta combina elementi cristiani e classici, tra cui sirene, tritoni, Cristo confessore e fauni musicanti. La cattedrale ospita anche opere di pregio come il polittico della Madonna del Rosario con i Quindici Misteri e i Santi Domenico e Tommaso, oltre agli affreschi di Giovanni Todisco.

Tra i segreti della Cattedrale spicca la reliquia di San Canio, patrono della città, custodita nella cripta. Si narra che il bastone del santo si sia spostato misteriosamente e che, durante la festa del santo, dal sarcofago sgorgasse la “santa manna,” un liquido miracoloso. La cassa marmorea di San Canio, trasportata da Napoli nel Cinquecento, è di autore ignoto.

La Cattedrale, monumento nazionale italiano, rappresenta un perfetto equilibrio tra il passato classico e la cultura cristiana medievale.